

Alice Coppo & Alessandro Gonfiantini
Sì dolce è’l tormento: canzoni e arie tra l’Italia e l’Inghilterra del ’600
Chiesa di San Vincenzo
Primo appuntamento della rassegna THE CHAMBER ROOM, dedicata a piccoli ensemble di musica antica. Alle 19, sempre in Chiesa di San Vincenzo, è previsto un incontro con i musicisti per l’introduzione al repertorio e agli strumenti.
Direzione artistica: Isobel Cordone.
Alice Coppo: mezzosoprano, chitarra barocca
Alessandro Gonfiantini: liuto, tiorba
Programma
John Dowland (1563-1626)
Preludium
Come Again
Mr. Dowland’s Midnight
Can She Excuse My Wrongs
Giovanni Girolamo Kapsberger (c.1580-1651)
Toccata ix
Girolamo Frescobaldi (1583-1643)
Maddalena Alla Croce
Così Mi Disprezzate
Giovanni Girolamo Kapsberger
Kapsberger
Giulio Caccini (1551-1618)
Dolcissimo Sospiro
Dalla Porta D’oriente
Amor Ch’attendi
Claudio Monteverdi (1567-1643)
Disprezzata Regina
Sì Dolce È’l Tormento
Barbara Strozzi (1619-1677)
L’eraclito Amoroso
Amor Dormiglione
INGRESSO LIBERO
con offerta libera responsabile

Concerto
Il nostro programma offre un itinerario nella musica da camera del xvii secolo, partendo dall’Inghilterra elisabettiana per approdare in ultima al repertorio della nostra penisola. Il file rouge che attraversa i brani proposti consiste nella caratteristica forma di cantare accompagnati da uno strumento che esegue il basso continuo, in questo specifico caso i pizzichi antichi (liuto, tiorba, chitarra barocca).
L’avvento della monodia a cavallo tra Cinquecento e Seicento costituì all’epoca una novità che ebbe successo in tutta Europa ma soprattutto in Italia il proliferare di musiche sapientemente composte ci ha consegnato un lascito cospicuo di repertorio davvero sorprendente. La musica da camera era fruita all’interno dei palazzi di signori e regnanti, era musica molto raffinata nei testi così come nella composizione. La parola, la declamazione, la gestualità degli affetti diventa in questo repertorio una priorità non affatto slegata dalla musica, piuttosto ne arricchisce e ne completa il senso; la vaghezza, la grazia diventano così una gestualità musicale, oltre che una componente estetica sempre più comunicata anche dai primi teorici del canto.
Soltanto un brano del programma, il celebre Disprezzata regina di Claudio Monteverdi, si scosta dal repertorio da camera e vuole rendere omaggio alla grande tradizione operistica che proprio in Italia agli inizi del Seicento vedeva i natali. In questo caso, però, la stanza diventa qualcosa di simbolico, di rappresentativo, è profondamente legata alla sfera emotiva del personaggio tradito, diventa quel luogo privato dove gli affetti vivono in noi nelle loro multiformi presenze. L’aria della regina Ottavia diventa qui un manifesto del dolore, del tormento e offre un ritratto stupendamente caravaggesco di una donna che vive sentimenti contrastanti, dei chiaroscuri che ne fanno una figura assolutamente moderna e rappresentativa di una nuova epoca.
domenica
27/10/24
18:30
Chiesa di San Vincenzo
La Chiesa di San Vincenzo ha ospitato dal 1998 numerosi concerti, inizialmente da parte di cori religiosi, per poi diventare palco per musicisti e cantanti nazionali ed internazionali.
Dal 2017 è sede della ricorrente serie concertistica de "I Venerdì al Monte" e di altri eventi esclusivi, data la sua acustica conforme a rendere la chiesa luogo coinvolgente e affascinante. Un ambiente intimo, con i suoi 100 posti a disposizione, per chi vuole godere di un'esperienza unica ed emozionante.
La Stagione
Il complesso storico del Palazzo del Monte, sede della Fondazione Monte di Pietà di Vicenza, si contrappone alla famosa Basilica Palladiana, affacciandosi in maniera speculare a questa sulla centrale Piazza dei Signori.
Gli eventi promossi dai due enti si svolgono all'interno degli ambienti più caratteristici dell'edificio, la Chiesa di San Vincenzo e la Sala dei Pegni. Sono a titolo gratuito, in riferimento all'originaria natura benefica dell'Istituzione.